Cos’è il Fondo Alto Borago?

E` un progetto promosso da una Associazione di Promozione Sociale, IL CARPINO, per ottenere l’acquisizione e la gestione di un’area di oltre 38 ettari situata all’interno del ZSC (Zona Speciale di Conservazione) Progno Borago e Vajo Galina. Dopo diversi tentativi di trasformazione in vigneto, fino ad ora falliti, l’area è attualmente oggetto di asta giudiziaria al prezzo di 360.000,00 €, con offerta minima di 270.000,00 €.

Quali sono gli obiettivi di Fondo Alto Borago?

Il FONDO ALTO BORAGO si propone di raccogliere i fondi necessari per presentare l’offerta di acquisto all’asta giudiziaria, raccogliendo il contributo di privati cittadini, associazioni, aziende, enti e fondazioni. Si propone inoltre, in caso di esito favorevole dell’asta, di mantenere quest’area a disposizione di tutti, cittadini e turisti. La futura gestione mira a conservare la ricchezza di ambienti e di specie presenti nei diversi habitat del Fondo Alto Borago (fiori, arbusti, alberi, uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, insetti, farfalle) evitando la trasformazione di quest'area in vigneto, con conseguente depauperazione dell’area stessa.

Chi sono le persone che fanno parte di Fondo Alto Borago?

Le persone attualmente impegnate nel Fondo Alto Borago sono semplici volontari, per lo più soci de IL CARPINO, che mettono a disposizione il proprio tempo libero e le proprie capacità, motivati esclusivamente dalla voglia di preservare e di tutelare un ambiente particolarmente ricco di habitat e di specie.

Perchè dovrei fare una donazione al Fondo?

Perché senza il tuo contributo personale anche quest’area finirà per diventare un vigneto, come è già successo con tutte le dorsali di questa area protetta.

Fino a quando è possibile fare le donazioni sul sito del FONDO ALTO BORAGO?

Puoi versare il tuo contributo sul conto FAB fino al 28 ottobre 2020, data di apertura dell'asta.

Chi è il proprietario della zona in questione? Il Demanio o un privato?

Il proprietario attuale dell'area all'asta è una banca, che ha avviato la procedura d'asta in seguito al fallimento delle banche che avevano finanziato la compravendita di questa area.

Perchè un’area in Zona Speciale di Conservazione (ZSC) non dovrebbe essere già tutelata?

Nel 1992 l’Unione Europea ha istituito la Rete Natura 2000, che è il principale strumento della politica europea per la conservazione della biodiversità e per la protezione di habitat e specie a rischio di estinzione. Le Regioni in generale, e la Regione Veneto in particolare, non hanno però dato seguito alla Direttiva europea con i regolamenti attuativi e di fatto la Zona Speciale di Conservazione (ZSC) IT3210012 Val Galina e Progno Borago, di quasi 1.000 ettari, negli ultimi 15 anni è stata privata di quasi tutti i “prati aridi” che la caratterizzavano, trasformati un po’ alla volta in vigneti, nonostante la chiara motivazione per cui questo ZSC è stato istituito.

Qual'è la criticità dei vigneti rispetto ai SIC/ZPS? Il vigneto bio è compatibile con i SIC/ZSC?

Le modalità con cui in questi anni si procede alla realizzazione dei vigneti, indipendentemente dal successivo metodo di trattamento delle viti, incidono pesantemente sul paesaggio collinare della nostra provincia, alterandone spesso i profili e distruggendo un sistema di iconemi (sentieri, mulattiere, muretti a secco, sorgenti, capitelli, croci, cippi, belvederi, angoli visivi), che si erano conservati per secoli. Per quanto riguarda i vigneti trattati con pesticidi chimici, l’utilizzo intensivo di prodotti chimici (la provincia di Verona primeggia in Italia per quantità di pesticidi venduti) sta producendo danni rilevanti all’ambiente, alle acque superficiali e profonde ed alla salute delle persone che vivono a ridosso dei vigneti. Inoltre, la trasformazione da bosco a vigneto, realizzata su grandi estensioni, diminuisce di molto la capacità di assorbimento dei terreni, provocando i gravi allagamenti che purtroppo abbiamo sperimentato negli anni scorsi.

Per quanto riguarda gli aspetti giuridici in capo alle amministrazioni regionali o comunali, riguardanti questa specifica ZSC: cosa è stato fatto, cosa manca, chi esercita la vigilanza?

I SIC (Siti di Importanza Comunitaria) sono stati istituiti nel 1992 dall’Unione Europea per creare una rete di aree dedicate alla salvaguardia della biodiversità e alla protezione di habitat e specie a rischio di estinzione. Le Regioni e i Comuni durante questi quasi 30 anni non hanno mai dimostrato un grande interesse per le prescrizioni della Rete Natura 2000 ed è attualmente aperta presso la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo una procedura di infrazione per il grande ritardo con cui sono state applicate queste normative europee.

Carpino, Fondo Borago e donatori cosa sono giuridicamente?

Il Carpino è una APS ed ha le caratteristiche richieste per raccogliere donazioni e partecipare ad un'asta. Fondo Alto Borago è il nome del progetto lanciato da IL CARPINO. I donatori versano le loro donazioni su un conto corrente che il Carpino ha aperto presso Banca Etica e che è affidato alla custodia del notaio Maria Elena Di Palma. Tutte le informazioni si possono trovare al sito www.fondoaltoborago.it
Ulteriori approfondimenti sulla provenienza dei terreni all'asta si possono trovare a questo indirizzo web: veramente.org/it/notizie/2015-magia-vino.html

Ma un vigneto in provincia di Verona, capitale mondiale del vino, non offre maggiori opportunità economiche e di lavoro? (fonte Il Manifesto 6/8/2020)

…..« le aziende vitivinicole hanno i magazzini pieni di bottiglie invendute e c’è un forte rischio di crollo dei prezzi a cui si cerca di rimediare limitando la produzione e chiedendo il blocco delle concessioni di nuovi impianti. Giusto il contrario di quanto succede con lo sviluppo della rete dei sentieri che riscuote un grande successo e attrae molti turisti favorendo la ripresa del settore turistico. Senza poi dimenticare ciò che significa avere sul territorio veronese altri vigneti in fatto di utilizzo di antiparassitari e stravolgimento del paesaggio». (fonte Il Manifesto 6/8/2020)

Chi gestisce il conto corrente presso Banca Etica dedicato al fondo?

Il conto corrente è gestito dal notaio Maria Elena Di Palma, che funge da garante e fornisce le necessarie garanzie alle persone che decidono di versare le loro quote sia in ordine all’acquisto dell’area all’asta sia in ordine alla restituzione di tutte le quote uguali o superiori ai 1.000 euro, nel caso in cui il tentativo di acquisto dovesse fallire.